
Giusto qualche settimana fa ti parlavo dell’ultimo aggiornamento dell’algoritmo che regola la sezione notizie di Facebook, e da allora ho iniziato (per l’ennesima volta) ad analizzare l’entità delle modifiche in corso da parte del team di Menlo Park.
Mediamente ho notato una riduzione della portata organica delle pagine del 10-15%. (Ti ricordo che la portata organica è il numero di persone che, una qualsiasi pubblicazione fatta su Facebook da parte di una pagina, riesce a raggiungere senza investire soldi in sponsorizzazioni). Come al solito se ne sono viste e sentite di tutti i colori, ma oggi ti voglio parlare di un altro aspetto.
Piuttosto che lamentarmi pubblicamente del nuovo aggiornamento di Facebook, ho iniziato a leggere, informarmi, studiare e cercare di trovare una soluzione che fosse amica di questo aggiornamento. L’opinione, di quelli che come me non hanno visto rischi ma opportunità, è stata comune: puntare su video, video live possibilmente.
In effetti da un anno a questa parte (o forse anche di più) la sezione notizie è sempre più popolata di video. Ci piacciono, ci coinvolgono, ci tengono attaccati al nostro dispositivo. Facebook lo ha capito, sta facendo la guerra a YouTube su questo fronte e vuole fare di tutto per tenere i propri utenti all’interno della piattaforma.
E quindi?
Beh, fare dei bei video non è una cosa da comuni mortali, ma Facebook ha pensato anche a questo. Ha introdotto Facebook Live per dare la possibilità a chiunque di trasmettere in diretta, in modo naturale e senza particolari attrezzature.
Il test
Ho voluto quindi testare, per la pagina di un cliente, la potenzialità dello strumento Facebook Live, ovvero lo strumento di Facebook per fare video in diretta.

La pagina dalla quale ho trasmesso conta poco più di 4500 LIKE, è dedicata all’hobbistica femminile e corsi di Handmade. Reach media dei post organici: 20% dell’audience (che non è male di per se).
Nonostante le indicazioni di chi ha già testato lo strumento ho voluto fare il live senza avvisare e senza organizzare nulla di particolare. Parlo di set di ripresa, luci, sfondo e via dicendo. Addirittura durante il video non è previsto il parlato ne la ripresa di volti umani.
Facebook live: la diretta e le prime ore che seguono
Alle 18.30 del 21 Luglio siamo live. Il video dura in tutto 1 minuto e 44 secondi. Durante la diretta raggiungo 4 spettatori. E’ giù un grande risultato, considerato che il popolo che segue la pagina non è stato avvertito. Posso anche aggiungere che il video mostrava un articolo assolutamente fuori stagione: la preparazione dei primi addobbi per la stagione natalizia (ho detto preparazione non esposizione :-)) ).
Il vero botto il video lo fa appena dopo la diretta. Iniziamo ad arrivare i primi commenti, i primi like e anche una condivisione.
Alle 19.30 abbiamo già raggiunto un migliaio di persone e circa 200 visualizzazioni.
Alcuni dati del giorno dopo
Sono le 16.30 del 22 Luglio, il giorno dopo la pubblicazione del video. Questi che seguono sono i dati relativi alle visualizzazioni.

Nel dettaglio vi propongo anche alcuni dati sul coinvolgimento del pubblico.

Delle 3757 persone raggiunte dal video, che ricordo non è stato in alcun modo annunciato ne sponsorizzato, 1828 (persone uniche) lo hanno visualizzato generando i numeri riportati nella tabella precedente.
Il dato che mi ha sconcertato e che ha dato il titolo a questo post è invece il totale di minuti visualizzati, ovvero 1143 !!!

Un video fatto senza arte ne parte ha tenuto le persone incollate allo schermo per un totale di 19 ore.
[Tweet “Come ho generato 19 ore di visualizzazioni su Facebook in meno di 24 ore bit.ly/fblivexp #meedialab”]
No dico, 19 ore in cui le persone su Facebook sono state in qualche modo connesse al brand. Interesse? Affetto? Curiosità? Intanto sono state li e non da altre parti…
Per proseguire con l’analisi degli Insights che Facebook mette a disposizione degli amministratori delle pagine, un altro dato interessante è relativo alla percentuale media di completamento del video. Il sistema mette a disposizione 2 metriche.
E’ possibile visualizzare i dati relativi a:
- percentuale di completamento in Riproduzione automatica
- percentuale di completamento dopo Clic per riprodurre

Se da un lato solo il 6% delle persone hanno cliccato per riprodurre il video, un numero maggiore di queste è arrivato a visualizzarlo tutto. Insomma, se la persona clicca perché è interessata, molto probabilmente è anche più disposta a visualizzarlo tutto.
Considerazioni
Sono tutti numeri che non contano? Dipende is the king [cit.]
Se l’obbiettivo della pagina aziendale è vendere (lo è anche per te vero?) posso dirti che fra i commenti al post c’è stato interesse da parte di alcune persone per l’articolo ripreso e ciò ha portato alla vendita di un pezzo.
Se invece analizziamo questo caso studio come esempio per contrastare l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo del news feed, beh questi numeri sono fondamentali.
Raggiungere il 75% della propria audience (in meno di 24 ore) non è più una passeggiata. I contenuti classici (post, foto, ecc) non hanno più la portata organica dei tempi d’oro, per cui gli amministratori di pagine Facebook devono considerare molto seriamente l’inserimento di video nelle loro strategie di Social Media Marketing, e i numeri che ti ho mostrato ne sono la conferma.
Non oso immaginare quali numeri avrebbe generato un video in diretta realizzato secondo i canoni degli esperti, ovvero:
- avvisare il pubblico per tempo che il giorno X all’ora Y ci sarà un LIVE che parlerà di…
- preparare una scaletta di argomenti di cui parlare
- ecco appunto… parlare durante il video
- creare almeno la parvenza di una scenografia
- assicurarsi che la linea internet sia sufficientemente stabile da garantire un segnale di qualità per tutta la durata
- fare uso di un microfono esterno a quello del device
- attendere che le persone si connettano (quando ricevono la notifica del live) prima di iniziare a parlare dell’argomento
- dare il benvenuto alle persone che si connettono e che a loro volta si presentano
Ok, penso di averti dato parecchi buoni motivi per integrare dei video nella pagine aziendali che gestisci su Facebook. Ce lo stanno facendo capire in tutti i modi ormai, quindi o investi in campagne a pagamento o investi in video. In ogni caso per fare le cose bene devi investire soldini. L’era di “ma facebook è aggratis” è finita, da un bel pò.
Coinvolgere il pubblico è il cardine di qualsiasi strategia social, per cui o ci si adegua o si soccombe…
